Da quando la separazione dei coniugi è stata legalmente riconosciuta, si è portato all'attenzione della legge un altro argomento assai più delicato e discusso: la responsabilità sui figli minorenni o, per meglio dire, l'affidamento di questi ultimi ad uno o ad entrambe i genitori. L'affidamento dei minori ha quindi sempre rappresentato un argomento assai delicato ed è divenuto fonte di innumerevoli discussioni, suscitando le opinioni più contrastanti persino tra le massime cariche e gli esperti di educazione infantile. Trattare di affidamento non mai facile poiché si tratta di decidere, sostanzialmente, della vita dei minori: della loro crescita e della loro educazione, nonché dei loro rapporti con i genitori e delle future relazioni con il mondo che li circonda. Ogni situazione è unica ed irripetibile, non tanto per i fatti intercorsi, quanto per le persone che ne prendono parte; per questo, anche in campo giuridico, devono essere valutati i singoli casi e le singole parti che vi figurano. Pur essendo ancora una materia ancora in via di sviluppo, la legge ha però già previsto diverse modalità di affidamento che possono comunque essere adattate ai singoli casi e che puntano, in primo luogo, al soddisfacimento dei bisogni, morali e materiali, fondamentali del minore.
Il termine 'affidamento' viene dunque utilizzato in campo giuridico o, per meglio dire, in quella branca della materia giuridica detta diritto di famiglia, la quale si occupa dei rapporti familiari nella loro totalità. Ciò che questi provvedimenti mirano a tutelare è il rapporto genitore-figlio, che deve essere mantenuto anche al di là della cessata convivenza tra i genitori. In Italia, sono attualmente previste dalla legge due differenti tipologie di affido: l'affido famigliare, il quale prevedere che il minore venga temporaneamente ospitato in una famiglia diversa da quella di origine. Questo provvedimento viene messo in atto nel momento in cui si ritenga che l'ambiente famigliare di origine, per motivi differenti, non sia più in grado di provvedere in modo soddisfacente alle esigenze educative ed affettive del minore. l'affido dei figli, che, suddiviso secondo tre diversi criteri di affidamento, definisce come dovrà essere ripartita ed esercitata la potestà genitoriale sui figli minorenni. Questo provvedimento prende luogo nel momento in cui si verifichi la cessazione di convivenza tra le due parti, indifferentemente che si tratti di separazione, di divorzio o di coppie di fatto.
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